Nocera Inferiore, angoscia per la morte dell’ex dipendente Alvi

Redazione

Via De Filippo stamani sembra non volersi svegliare «Ci piacerebbe tornare indietro di 24 ore per riuscire a fermare il signor Pellegrino» dice una donna affacciata al balcone. Un pensiero condiviso da tutti i residenti di parco San Prisco a Nocera Inferiore dove viveva l’ex dipendente dell’Alvi che ieri si è tolto vita. Un gesto premeditato, studiato nei minimi dettagli. Ciro Pellegrino ieri mattina alle 8.30 ha telefonato al padre con la promessa di andare a prendere la mamma. Poi due ore di angoscia e silenzio. Alle 10.30 l’uomo è sceso di casa, ha fatto pochi passi, ha puntato alla testa la pistola ed ha sparato. Il colpo ha attirato l’attenzione di alcuni operai a lavoro, in pochi minuti l’intero quartiere ha saputo della tragedia. Sposato e padre di un ragazzo di 13 anni, il 48enne non ha retto al peso delle ansie legate all’incertezza del suo futuro lavorativo «e a quello – precisa un vicino di casa – di altre centinaia e centinaia di suoi colleghi. «Per la seconda volta mi ritrovo con un futuro incerto, forse licenziato…» ha scritto il in una lettera lasciata ai familiari. Per anni ispettore alla sicurezza per la catena di supermercati Alvi, da inizio 2010 ricopriva era il direttore di uno degli ex punti vendita a Nocera Superiore rilevati dalla società Alpa.

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