Da oggi obbligatoria la certificazione verde per bar e ristoranti al chiuso, cinema, teatri, piscine e centri termali

Scatta oggi l’obbligo del green pass per i luoghi al chiuso

In caso di violazioni si rischiano sanzioni da 400 a 1000 euro e chiusura per i locali recidivi.
Francesca De Simone

A partire da oggi il green pass è obbligatorio per entrare nei ristoranti al chiuso e consumare al tavolo anche nei bar. L'articolo 9 bis del decreto di luglio prevede l'impiego della certificazione verde anche per spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive; musei e luoghi di cultura; piscine, palestre, centri benessere al chiuso; sagre, fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, sociali e ricreativi limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l'infanzia; sale gioco, scommesse, bingo e casinò; concorsi pubblici. Rimangono senza obbligo di green pass le chiese e gli oratori.

Si ricorda che il pass viene rilasciato dopo la prima dose di vaccino – passati 15 giorni dalla somministrazione – o a conclusione del ciclo vaccinale e quindi dopo la seconda dose (valido 9 mesi), con il certificato di guarigione dal Covid (valido 6 mesi), con l'esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti. L'obbligo di avere il green pass non si applica a tutti coloro che hanno meno di 12 anni.

Per ristoranti e bar i controlli devono essere effettuati dai titolari o gestori, attraverso la app ufficiale del ministero della Salute 'Verifica C19'. Il certificato è necessario solo per il servizio al tavolo, non per quello al banco.

Per quanto riguarda cinema e teatri, relativamente alla capienza, in zona bianca viene fissato un tetto all'aperto di 5000 persone e al chiuso di 2500 persone. In zona gialla si va dagli attuali 1000 a un massimo di 2500 all'aperto e si passa da 500 a 1000 al chiuso.

Per gli eventi e le competizioni sportive in zona bianca la capienza consentita non può essere superiore 50% di quella massima autorizzata all'aperto e al 25% al chiuso. Per chi viola le regole o non effettua i controlli è prevista una sanzione da 400 a 1000 euro sia a carico dell'esercente sia dell'utente. Se le violazioni si ripetono in 3 giorni diversi, l'esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.

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