Mancanza di manutenzione sì, ma anche i salernitani non sono esenti da colpe

Tricerone est, fiore all’occhiello del degrado

Questo tratto del centro cittadino è uno slalom tra la sporcizia, i rifiuti e l'incuria
Francesca Salemme

Non sono aiuole quelle del Trincerone est, ma un esempio indecoroso dell'assenza di manutenzione del verde pubblico e delle strade cittadine. Nel primo tratto, tra via de' Principati e via Francesco Paolo Volpe e via Nizza – per intenderci – quella che potrebbe essere, anzi dovrebbe essere, una promenade gradevole tra qualche siepe è uno slalom tra la sporcizia, i rifiuti e l'incuria. Le piante sempreverdi hanno raggiunto e superato altezza uomo, le aiuole sono diventate ricettacolo di cartacce, bottiglie, resti di cibo e quant'altro, gli elementi d'arredo sono stati vandalizzati. Per non parlare della fontana “Falcone e Borsellino”, che neanche per il trentesimo anniversario della strage di Capaci è stata ripulita e rimessa in funzione. il secondo tratto, quello che da via Nizza si affaccia su via Dalmazia e sulla stazione ferroviaria è, se possibile, in condizioni ancora peggiori: il legno di tek delle panchine e di alcune fioriere è rovinato, le mattonelle di ceramica dell'arredo urbano sono scheggiate, l'impianto d'irrigazione divelto (il color grano bruciato delle piante lo dimostra), e degli attrezzi sportivi messi a disposizione del pubblico restano solo monconi.

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