Intermezzo di Giovan Battista Pergolesi, per la regia di Riccardo Canessa

Convince la Serva Padrona di Canessa ma è attesa per Raffaello di Sgarbi

Stasera, in diretta su LiraTv, c’è Vittorio Sgarbi con la sua rilettura di Raffaello Sanzio
Girolamo Budetti

Convince l'allestimento della Serva Padrona, intermezzo di Giovan Battista Pergolesi, per la regia di Riccardo Canessa. Stasera, in diretta su LiraTv, c'è Vittorio Sgarbi con la sua rilettura di Raffaello Sanzio.

Tra le peculiarità colte da Riccardo Canessa nella Serva padrona di Pergolesi messa in scena a distanza, per il cartellone Feste al Massimo del Teatro Verdi, c'è sicuramente il passaggio epocale – degno del preromanticismo – dall'affetto all'amore vero, uno dei caratteri principali di questa storia in forma di intermezzo che il musicista napoletano compose alternandolo con molteplici livelli del comico.

La forza della Serva padrona- in questo allestimento che non tradisce Pergolesi- non è la comicità e forse nemmeno la trama in sé, quanto piuttosto la musica. Lo stesso Canessa ritiene Giovan Battista Pergolesi – morto giovanissimo – come il maggiore rappresentante della scuola partenopea e questo traspare anche nella soluzione scenica, simile a quella realizzata per la "Furba e lo sciocco". Ovvero la collocazione dell'orchestra diretta da Daniel Oren sul palcoscenico, mentre l'azione teatrale si svolge sopraelevata, su ponti mobili.

L'intermezzo tramesso in diretta da LiraTv fa da preludio all'attesissimo spettacolo di stasera, quando alle 20 sul palco del Verdi e per i nostri telespettatori, salirà Vittorio Sgarbi, per il suo omaggio a Raffaello Sanzio, di cui ricorre il cinquecentenario della morte. Ad accompagnare il critico d'arte nella rilettura del genio sarà il musicista Valentino Corvino, lungo un percorso che Sgarbi ha iniziato sull'opera e la vita dei grandi della pittura italiana a partire da Caravaggio.

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