Il grifone, animale mitologico ed ibrido, col corpo di leone e la testa di aquila rappresenta la nuova 'ndrangheta

Gratteri a Salerno spiega come le mafie usano la tecnologia

Le organizzazioni criminali agiscono su scala globale, senza nemmeno doversi spostare da casa
Francesca Salemme

Non è bastato il salone Genovesi a contenere quanti sono accorsi ad ascoltare il neo Procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri, parlare, insieme al suo coautore Antonio Nicaso, storico delle mafie, del libro “Il grifone” (pubblicato dai tipi di Mondadori), attraverso il quale viene narrata la nuova frontiera delle mafie: la tecnologia.

In un mondo sempre più interconnesso, dove le distanze vengono annullate da un click e i luoghi d’incontro virtuali stanno soppiantando quelli reali, anche le mafie stanno imparando ad adattarsi: sfruttando le potenzialità della tecnologia, si addentrano nello spazio digitale come fosse un nuovo territorio di conquista.

Il grifone, animale mitologico ed ibrido, col corpo di leone e la testa di aquila rappresenta bene la ‘ndrangheta che pur rimanendo ancorata alle tradizioni, si è trasformata, diventando pervasiva e globale.

Una metamorfosi che viene illustrata citando cifre e documenti, a dimostrazione del fatto che le organizzazioni criminali agiscono ormai su scala globale, spacciando droga, riciclando denaro, compiendo truffe finanziarie e vendendo armi in ogni parte del pianeta, senza nemmeno doversi spostare da casa.

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