Arriva nelle piazze di Napoli la rabbia degli operatori del turismo

Operatori del turismo campano nelle piazze di Napoli

Tra i più colpiti dalla crisi Covid
Girolamo Budetti

Arriva nelle piazze di Napoli la rabbia degli operatori del turismo: tra i più colpiti dalla crisi Covid.

Al grido in piazza e all'hashtag sui social #ilturismononmolla le imprese ed i professionisti del settore protestano per essere stati completamente dimenticati dal Governo e dagli enti locali. Punta di diamante del nostro prodotto interno lordo, comparto trainante dell'economia italiana, lamentano l'assenza assoluta di misure definitive e strutturali per mettere in sicurezza imprese e lavoratori fino a quando non terminerà l'emergenza Covid: ovvero, secondo le stime che circolano, almeno fino al 2023.

Oggi a Napoli, in piazza Bovio prima e al Plebiscito poi, nel rispetto del norme anti-contagio si sono ritrovati gli aderenti al Mito, ovvero al Movimento indipendente del turismo organizzato. Un nome suggestivo ed evocativo che cozza con la dura realtà con la quale le professioni turistiche si scontrano ormai da un anno. Agenti di viaggio, Guide Turistiche ed Accompagnatori, Animatori, Albergatori, Bed & breakfast e Case Vacanza, Ditte di Bus e società marittime, NCC, Ristoratori e bar, Artigiani e negozi di souvenir, Noleggiatori, Organizzatori di Eventi, Operatori dello Spettacolo Commerciali, Wedding Planner, Intermediari assicurativi specializzati nel turismo, Compagnie marittime, tutti insieme per rivendicare il diritto ad essere ascoltati e rispettati.

Finora sono al palo le erogazioni della cassa integrazione per i dipendenti, c'è lettera morta sui ristori promessi e mai pianificati davvero o concretamente arrivati; per non parlare della confusione generata dal sistema dei colori in cui viene spacchettato il Paese, con regole spesso contraddittorie e l'impossibilità di organizzare alcunché nel breve-medio termine. Da ultimo, non piace nemmeno la riapertura parziale dei musei, in giorni ed orari improbabili. Meglio sarebbe sostenere la sopravvivenza del comparto turistico fino all'immunità di gregge o alla vaccinazione di massa, dicono gli operatori dalle piazza campane. Qualcuno li ascolti.

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