Professionista esemplare, non superò il fatto che il mondo del calcio gli avesse girato le spalle

27 anni senza Agostino Di Bartolomei

Il 30 maggio 1994 il campione si tolse la vita nella sua villa a San Marco di Castellabate
Michele Masturzo

27 anni senza Agostino Di Bartolomei ma Salerno non dimentica il capitano della squadra che, dopo 25 anni, restituì la Serie B alla piazza granata nel campionato 1989/90.

Il 30 maggio del 1994, invece, il mediano romano decise di mettere fine alla sua vita premendo il grilletto di una Smith&Wesson calibro 38, esattamente 9 anni dopo la finale di Coppa dei Campioni persa dalla sua Roma contro il Liverpool.

27 anni fa se ne andava Ago nella sua villa di San Marco di Castellabate. Il campione di Roma e Milan aveva deciso di chiudere la carriera con la Salernitana per avvicinarsi alla famiglia, non facendone una questione di categoria ma solo di cuore. Non aveva mai giocato prima in serie C e fu determinante nella promozione del '90 in serie B dei granata chiudendo così una carriera importante.

A Salerno come a Roma, Milano, Cesena e Vicenza, ovunque avesse giocato Ago, pur essendo un riservato e all'apparenza uno scontroso, ha lasciato il segno facendosi apprezzare anche per le sue doti di correttezza e semplicità che lo rendevano un vero e proprio esempio, anche fuori dal campo. Eppure quel pallone che aveva sempre trattato con i guanti gli si era girato contro e questo Di Bartolomei, un campione di serietà, non lo aveva mai digerito.

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