Calendario, archiviare la salvezza quanto prima

Senza stare troppo a rimuginare sui prodotti di pasticceria, biscotti o simili, realizzati sugli altri campi, la Salernitana deve pensare solo a se stessa e a quello che deve fare. Mancano 9 giornate alla fine del campionato e il team dell’ippocampo ha 7 lunghezze di vantaggio rispetto alle zone a rischio. Il Verona, vincendo col Sassuolo, ha accorciato le distanze rispetto allo Spezia (che ha pareggiato sul campo della Fiorentina), al Lecce (battuto a domicilio dal Napoli) ed alla stessa Salernitana (capace di conquistare comunque un punto di prestigio contro l’Inter).
Il team di mister Paulo Sousa dovrà giocare 5 partite in trasferta (2 dei quali sono scontri diretti in chiave salvezza, sui campi di Empoli e Cremonese, che all’ultima giornata dovrebbe essere già retrocessa in B) e 4 tra le mura amiche.
Le prossime due gare, in casa del Torino e poi all’Arechi contro il Sassuolo, potrebbero già fornire delle risposte importanti, riguardo alle effettive possibilità della squadra granata di allontanarsi definitivamente dalle zone a rischio della graduatoria generale.
Dopo il derby al Maradona col Napoli, Ochoa e soci se la vedranno con la Fiorentina, tra le mura amiche, e poi con l’Empoli, in trasferta, coi toscani che a loro volta nel frattempo sperano di aver compiuto passi avanti in chiave salvezza.
Atalanta in casa e Roma fuori sembrano due scogli notevoli prima di due sfide sulla carta più abbordabili (con Udinese e in casa della Cremonese).
In buona sostanza, in questi ultimi impegni, per evitare di fare la fine dello scorso anno, la Salernitana dovrà trovare il modo di fare 6/7 punti il più velocemente possibile, così da avvicinarsi alla quota dei 35/36 punti che potrebbe essere sufficiente per centrare la permanenza in categoria. E, in seguito, potrebbe cercare di togliersi qualche “sfizio”, mentre la società potrebbe già iniziare a programmare il futuro.