Il calcio italiano rischia di uscirne con le ossa a pezzi, ma le responsabilità di questa situazione sembrano evidenti

Cessione Salernitana, anche la Lega Serie A preoccupata

Dal Pino vuole evitare a tutti i costi l'ipotesi dell'esclusione del team granata dal campionato
Michele Masturzo

La cessione della Salernitana tramite trust sta assumendo i contorni farseschi del Mistero di Pulcinella. Già lo strumento scelto da Lotito e Mezzaroma, con l'avallo della Figc, è un obbrobrio giuridico, che ha fatto storcere il muso a molti addetti ai lavori, eccezion fatta per un certo Ferrero, attualmente in carcere per bancarotta, che a sua volta aveva blindato la Sampdoria analogamente. Un escamotage che sta però costringendo il team dell'ippocampo ad affrontare il ritorno in Serie A, atteso da 23 anni, in maniera assolutamente insoddisfacente, dal punto di vista gestionale e tecnico/tattico. Sin dall'estate la Salernitana è parsa in ritardo, costretta ad inseguire, obbligata ad attendere le rate dei diritti tv per intervenire sul mercato, completando l'organico solo a ridosso della chiusura delle liste di trasferimento. Anzi, dopo il gong col pezzo pregiato Ribery, un campione in là con gli anni, rimasto svincolato, a corto di preparazione e alle prese con problemi fisici noti. Nonostante gli incassi milionari ai botteghini, gli investimenti degli sponsor, gli ulteriori contributi giunti grazie alle magliette di FR7, ai diritti televisivi ed ai contributi federali, la Salernitana non può andare oltre l'ordinaria amministrazione, che pure viene svolta con puntualità, in termini ad esempio di pagamenti degli stipendi e dei contributi a calciatori e staff. Ma, ad esempio, al momento di esonerare Castori, Marchetti e Fabiani a conti fatti non hanno potuto reperire un'alternativa pronto uso diversa da Colantuono, visto che altri allenatori avrebbero avuto un peso diverso sul bilancio del club. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Oggi, a 22 giorni dal gong della deadline imposta dalla Federazione, nonostante l'ennesimo termine fissato dai trustee per la presentazione di proposte d'acquisto, non è dato sapere quale sarà il futuro della Salernitana. L'incontro in Figc tra Isgrò, Bertoli e i legali di Gravina non è servito a sbrogliare la matassa, al punto che ha iniziato a preoccuparsi anche Dal Pino, presidente della Lega A che, al pari dei tifosi granata, si augura possa essere scongiurato il rischio dell'esclusione della Salernitana dal campionato di Serie A in corso d'opera. Il calcio italiano ne uscirebbe malissimo. Ma la ricerca dei colpevoli di un simile epilogo non sarebbe poi così complicata.

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