Il fattore Arechi potrebbe rivelarsi determinante soprattutto nelle prossime due gare con Venezia e Cagliari

La Salernitana vuole migliorare il suo rendimento casalingo

Dopo aver ritrovato con la Fiorentina il successo interno che mancava da 6 mesi, i granata non vogliono più fermarsi
Michele Masturzo

Migliorare il rendimento casalingo per il rush finale del campionato. Dopo la prestigiosa vittoria contro la Fiorentina, la Salernitana punta sul ritrovato fattore Arechi, in precedenza stranamente poco efficace, per recitare un ruolo da protagonista nella volata salvezza. La squadra del presidente Iervolino avrà la possibilità di giocare per tre volte tra le mura amiche (a fronte di un solo impegno in trasferta) e chiaramente dovrà cercare di sfruttare questo vantaggio. In stagione, però, come detto, non sempre le cose davanti al pubblico di fede granata sono andate per il meglio, tanto che il team dell'ippocampo nel Principe degli Stadi ha conquistato solo 11 dei suoi 26 punti, con 2 vittorie, 5 pareggi e ben 9 sconfitte nelle 16 partite fin qui disputate nell'impianto di via Allende. Djuric e soci hanno il penultimo rendimento casalingo del torneo, peggio ha fatto solo il Venezia (che conquistato appena 10 punti al Penzo). Paradossalmente, i granata hanno fatto meglio in trasferta, dove sono riusciti a conquistare ben 15 punti (con 4 vittorie, 3 pareggi e 11 sconfitte). Ritrovato dopo 6 mesi contro i viola il successo che all'Arechi mancava dal 2 ottobre scorso (dall'1-0 al Genoa), ora la Salernitana non vuole più fermarsi, avendo da disputare (domani e domenica) due partite che possono essere considerate due autentiche finali. L'aspetto incoraggiante è che nel corso della gestione Nicola, la Salernitana sta viaggiando ad 1,18 punti di media (contro lo 0,50 di Castori e lo 0,60 di Colantuono) e che è in serie positiva da quattro giornate (3 vittorie e 1 pareggio). A quattro turni dalla fine, l'obiettivo è provare a migliorare ulteriormente sia in termini di reti realizzate (solo 14 tra le mura amiche, meno di 1 a partita) che di tenuta difensiva (33 gol subiti sono tanti e Sepe va a caccia del primo clean sheet casalingo, dopo essere riuscito a mantenere inviolata la propria porta a Udine).

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