Salernitana, Liverani pensa a Candreva trequartista

Michele Masturzo

La Salernitana ritrova… Frank Ribery. Il campione transalpino è rientrato dopo un periodo di convalescenza trascorso a Monaco di Baviera in seguito all’intervento al ginocchio a cui s’è sottoposto e sin da subito l’ex Bayern ha cercato di far sentire la sua vicinanza alla truppa di Liverani. Ovviamente, non in campo, ma dietro le quinte, Ribery cercherà di fornire il proprio contributo alla causa, collaborando con lo staff del nuovo allenatore e cercando di interfacciarsi anche con Walter Sabatini.
Ieri il suo grande amico Boateng, alle prese con un leggero stato di affaticamento, è stato dispensato dalla doppia seduta in programma al Mary Rosy, ma Liverani conta di recuperarlo in tempo utile per la sfida di venerdì sera a Milano. In casa dell’Inter il difensore tedesco dovrebbe fare coppia per la prima volta con l’ultimo arrivato Manolas, mentre Pellegrino dovrebbe subentrare nella ripresa. Con Bradaric squalificato e Pierozzi fermo per il problema alla caviglia accusato contro l’Empoli, sulle corsie laterali toccherà a Zanoli e Sambia. In mezzo al campo, prosegue il casting per il regista: Liverani potrebbe dare fiducia a Maggiore, che ha il ritmo gara e senso della posizione, ma stuzzica anche l’ipotesi Kastanos, che ha più qualità, senza dimenticare che Legowski e Martegani all’occorrenza possono agire da play. Come interni Coulibaly e Basic sembrano in vantaggio rispetto a Gomis. A Candreva dovrebbe essere affidato il compito di svariare tra le linee, senza fornire riferimenti agli avversari, per dare imprevedibilità alla manovra dei granata sulla trequarti. Mentre Weissman e Dia dovrebbero fungere da stoccatori (con Vignato e Tchaouna armi da utilizzare a gara in corso).
La Salernitana dovrebbe quindi schierarsi con una sorta di 4-3-1-2, ma in fase di non possesso le punte dovranno dare una mano a pressare il portatore di palla dei neroazzurri, così come i centrocampisti dovranno stare molto attenti agli inserimenti senza palla delle mezzali e dei braccetti difensivi dell’Inter, da cui spesso e volentieri nascono le azioni più pericolose del team di Simone Inzaghi.

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