Il team dell'ippocampo non dovrà steccare contro il Torino per tenere viva la fiammella della speranza

Salernitana, mister Nicola proverà a sfruttare al meglio la rosa granata

Nel rush finale del campionato potrebbero trovare maggiore spazio anche calciatori fin qui poco utilizzati
Michele Masturzo

L'operazione salvezza della Salernitana è ripartita dal Mary Rosy. I granata, senza i nazionali (Ruggeri, affaticato, è rientrato alla base), senza gli infortunati e con Bonazzoli che precauzionalmente non ha disputato la partitella finale, si sono ritrovati tre giorni dopo il ko dell'Allianz Stadium ed hanno iniziato a lavorare in vista del prossimo turno di campionato, in programma sabato 2 aprile alle ore 20.45.

Contro il Torino la squadra di mister Nicola sarà chiamata ad andare a caccia di una vittoria che possa tenere ancora accesa la speranza, in caso contrario il rischio di un crollo anche psicologico nei restanti 9 turni da disputare sarebbe dietro l'angolo. I piemontesi hanno concesso punti a diverse dirette concorrenti dei granata nella corsa salvezza e la posizione di mister Juric pare non essere più solida come ad inizio stagione. Il team dell'ippocampo, desideroso di riscattare pure il 4-0 rimediato all'andata, proverà a sfruttare il momento di difficoltà dei piemontesi, pur sapendo che il Toro, undicesimo in classifica con 35 punti all'attivo e praticamente già salvo, ha calciatori importanti per la categoria.

Vedremo come Nicola deciderà di impostare la partita e su quali uomini punterà. Le sue scelte, in particolare quelle iniziali, nelle ultime uscite dei granata non hanno convinto appieno. Più di una volta l'allenatore torinese di Luserna San Giovanni, ex di turno, è riuscito a correggere il tiro in corsa. Stavolta, invece, sarebbe importante schierare l'undici di partenza più adeguato per cercare di mettere subito in difficoltà gli ospiti e, magari, per evitare di incassare gol alla prima occasione e, anzi, portarsi in vantaggio. Di certo il trainer granata dovrà essere bravo ad utilizzare il materiale umano a sua disposizione, senza trascurare alcune delle risorse su cui ancora non ha fatto affidamento che, come nel caso di Bohinen o Mikael, potrebbero dare qualcosa in più in termini di fisicità e sfacciataggine, rispetto a qualcuno che sta faticando più del previsto a trovare la giusta condizione. I leader del gruppo, i calciatori più rappresentativi e quelli più talentuosi, infine, a loro volta dovranno dare di più e dovranno cercare di prendere per mano i compagni più giovani per tentare l'impossibile.

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