"La nostra casa è avvolta da un incendio che la sta divorando e noi, con scrupolo e dedizione, stiamo cercando di mettere in salvo inutili suppellettili e soprammobili: votandoci a morte certa, ma non ci difetta il coraggio. Attraverseremo di corsa le fiamme, guadagnando l'unico pertugio visibile rimasto. E, anche se torce umane, ci ritroveremo insieme all'aperto scoprendo che poter respirare liberamente è un dono da non disperdere. A tutti i costi!".
Walter Sabatini, citando la canzone "Whatever it takes", degli Imagine Dragons, suona la carica e lo fa dopo essersi presentato come di consueto di persona alla ripresa degli allenamenti dei granata. La Salernitana si è ritrovata al Mary Rosy dopo i due giorni di riposo concessi alla truppa in seguito alla sconfitta rimediata in casa della Juventus.
Il diesse e mister Nicola hanno voluto parlare alla squadra, orfana dei nazionali chiaramente, e guardando negli occhi i calciatori l'operatore di mercato granata e il tecnico piemontese hanno ribadito il concetto: non si molla di un centimetro, perché l'operazione salvezza (per quanto complicata) è ancora possibile. L'aritmetica dà ancora speranza al team dell'ippocampo, sta a Djuric e soci alimentarla, rimpolparla partita dopo partita, con quelle vittorie di cui questa stagione è stata tristemente avara finora.
La Salernitana mette nel mirino la sfida col Torino, prima di dieci finali e, come è emerso dal faccia a faccia andato in scena ieri, nessuno si è chiamato fuori, tutti vogliono provarci, tutti vogliono dare un contributo per provare a realizzare un'impresa con cui potrebbe essere scritta una nuova pagina memorabile della storia granata.
