Salernitana, vincono solo i tifosi

Francesca De Simone

L’istantanea più bella del debutto nel 2023 l’hanno regalata i tifosi della Salernitana: la coreografia della Curva Sud dedicata al Siberiano corre sul web e sui social, incanta l’Arechi, i giocatori in campo e gli spettatori sugli spalti. In trentamila per accogliere i campioni d’Italia in carica. E’ la nota lieta, l’unica, forse, del ritorno sul rettangolo verde dopo 52 giorni di stop. L’altro aspetto positivo è l’esordio agrodolce di Memo Ochoa: il portiere messicano respinge i continui assalti del Milan, para tutto, o quasi. L’altra faccia della medaglia è che senza di lui sarebbe finita in goleada. La partita è la prima del 2023, ma il copione è lo stesso del 2022. Sulla fase difensiva si ripropongono vecchi interrogativi. La Salernitana propositiva che vorrebbe mister Nicola si vede solo a tratti. Le assenze condizionano le scelte del tecnico. Le alternative si confermano non all’altezza e alla Salernitana, nei “ruoli chiave”, le alternative mancano. Ancora. Il mercato di riparazione doveva e dovrebbe fornire elementi funzionali al progetto ed invece ci si continua ad avvitare su sé stessi ed a rincorrere il passato. L’ “unione di intenti” sbandierata a novembre non sembra nei fatti così evidente, se si innesca di nuovo il “corto circuito”, anche comunicativo. Frecciatine e stoccate qua e là. “Dal silenzio delle cose non dette, al silenzio delle cose taciute” – cantavano i 99 Posse – , ma Nicola non le manda a dire a nessuno e rintuzza su mercato e obiettivo (la salvezza e basta). A margine, ma nemmeno poi tanto, rimane l’aspetto organizzativo. La prima all’Arechi, sotto questo punto di vista, si rivela fallimentare. Code infinite, soprattutto in Tribuna, dove i varchi aperti erano solo due. Sebbene i tifosi si fossero presentati allo stadio con largo anticipo, in molti si sono visti costretti ad entrare a gara iniziata e solo perché si è deciso di spalancare i cancelli, con conseguente corsa disperata di chi, esasperato, non vedeva l’ora di raggiungere gli spalti, dopo aver pagato un “conto” salato, alla luce della maggiorazione dei prezzi per la gara in questione. Non c’è bisogno di aggiungere altro.

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