Coldiretti, 580 specialità agroalimentari da difendere

Simona Cataldo

Sono 5450 i tesori Made in Italy censiti che sono oggi messi a rischio dall’esplosione dei costi di produzione legata alla crisi energetica per la guerra in Ucraina. E’ quanto emerge dal nuovo censimento 2022 presentato dalla Coldiretti nel corso del XX Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato a Roma.

La Coldiretti ha censito tutte le specialità ottenute secondo regole tradizionali per almeno 25 anni. Una mappa dei sapori, della tradizione e della cultura della tavola Made in Italy e che vede la Campania al primo posto con ben 580 specialità davanti a Toscana (464) e Lazio (456). Per la quel che tipologie vede nei primi tre posti del podio la squadra di pane, paste e dolci, quella di frutta, verdura e ortaggi, in un viaggio del gusto che tocca anche gli angoli più nascosti del Paese.

«Non è infatti un caso che nei piccoli borghi – sottolinea la Coldiretti – nasca il 92% delle produzioni tipiche nazionali secondo l’indagine Coldiretti/Symbola, una ricchezza conservata nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture storiche. Alla base del successo del Made in Italy c’è un’agricoltura che è diventata la più green d’Europa con – evidenzia la Coldiretti – L’Italia è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare».

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