Nella lettera il premier, che non potrà essere presente alla “Festa della Speranza”, fissata per il 5 settembre e organizzata dalla Fondazione Angelo Vassallo-Sindaco Pescatore, ha ricordato la figura del sindaco assassinato: “per 15 anni sindaco di Pollica, impegnandosi fino al sacrificio della vita per la legalità, per il rispetto delle regole e delle istituzioni, per garantire gli interessi e la libertà dei cittadini, per combattere senza cedimenti la criminalità organizzata. Ha svolto il suo compito con orgoglio, coraggio e straordinaria integrità morale, costituendo un esempio non solo per i cittadini del suo territorio cilentano, ma per l'intero Paese“.
“Fin da subito, – spiega Dario Vassallo, presidente della Fondazione – avevamo deciso di invitare solo il presidente del Consiglio, anche in considerazione del fatto che la manifestazione si sarebbe svolta in piena campagna elettorale“.
“Vogliamo la verità sulla morte di mio fratello. – aggiunge – A dieci anni dal suo assassinio, è ormai chiaro che pezzi importanti delle istituzioni hanno contribuito ad insabbiare e deviare le indagini. Chiediamo da tempo una commissione parlamentare d'inchiesta che faccia piena luce su tutta la vicenda“.