Operazione dei Carabinieri del Noe che ha smantellato un traffico illecito di rifiuti speciali tra le province di Salerno, Caserta, Napoli, Verona e Catanzaro

Ecoballe d’argento, operazione dei Carabinieri del Noe

Il materiale partiva da un impianto di recupero di Pagani
Francesca De Simone

Cinque persone destinatarie di misure cautelari, sequestrati un impianto di recupero rifiuti, cinque autocarri e 430mila euro come somma di proventi illeciti: sono questi i primi risultati dell'operazione denominata "Ecoballe d'argento", condotta dai Carabinieri del Noe fin dalle prime luci dell'alba nelle province di Salerno e Caserta. L'ordinanza di applicazione delle misure cautelari è stata emessa dal Gip del Tribunale di Salerno. Le indagini coordinate dalla Procura Distrettuale di Salerno hanno consentito di accertare, mediante verifiche documentali incrociate, servizi di osservazione, perquisizioni ed intercettazioni telefoniche, un vasto traffico di rifiuti, organizzato dai responsabili di un noto impianto di recupero di Pagani. Da qui, grazie al supporto di indagati facenti capo a società di intermediazione e trasporto, i materiali venivano inviati illecitamente presso ulteriori siti in Campania, Calabria e Veneto.

I rifiuti speciali, illecitamente gestiti per oltre 2.600 tonnellate, provenivano da 105 impianti industriali della Campania ed erano principalmente costituiti da imballaggi plastici di scarto delle industrie conciarie e da sacchi asettici in poliaccoppiato (c.d. argentato) provenienti da industrie conserviere locali. Le indagini sono state avviate a seguito delle attività di controllo aereo dei Carabinieri del Noe che avevano documentato un abbandono di circa 30 tonnellate di rifiuti plastici in un terreno in località Spineta, nel comune di Battipaglia. Inoltre è stato possibile individuare e sequestrare, a Lamezia Terme, un capannone di circa 1.000 mq, colmo di rifiuti provenienti dalle attività di traffico illecito. Coinvolte in tutto quattordici persone e sette società che gestiscono impianti di rifiuti nelle province di Salerno, Napoli, Caserta, Verona e Catanzaro. Le cinque persone destinatarie della misura cautelare personale non potranno esercitare l'attività di impresa, sia in forma individuale che associata, nel settore dei rifiuti per un anno.

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