La ferita lasciata aperta dalla tragica vicenda di Anna Borsa impone una profonda riflessione

“Lotto” (marzo) tutti i giorni

Nel giorno dedicato alle donne Salerno riflette sulle tante battaglie ideologiche da combattere e sulle difficoltà con cui si è costretti a fare i conti
Francesca De Simone

L'otto

marzo dei salernitani è macchiato di sangue, quello di Anna Borsa. Il suo omicidio, appena una settimana fa, lascia una ferita profonda, insanabile. Quella di oggi è una giornata particolare, per tutti: ora più che mai, la Giornata Internazionale della Donna impone una riflessione profonda. Da festeggiare non c'è nulla, il pensiero va alle battaglie, alle lotte per i diritti, ai traguardi conquistati, ma anche alle tante, troppe ingiustizie che tuttora viviamo e raccontiamo: donne che vivono nel terrore, vittime di violenza, uccise da un amore malato.

L'otto marzo dei salernitani, oggi, si traduce in un forte, grande abbraccio che avvolge la famiglia di Anna Borsa e tutte le donne che soffrono. Salerno torna ancora a scendere in piazza, per ribadire che "Lotto" Marzo è tutti i giorni, perché lottare contro la violenza sulle donne e la violenza di genere è ancora più urgente.

Si deve lottare perché servono interventi efficaci di prevenzione e protezione, perché le donne non devono essere più solo numeri nelle statistiche della violenza, dei femminicidi, della disoccupazione, della povertà. Il nostro otto marzo è anche la sofferenza di chi scappa da una guerra assurda, incomprensibile. La Giornata internazionale della Donna è negli occhi delle donne ucraine, straziate dal dolore, dalla separazione dai propri affetti, dalle perdite inaccettabili, è nel loro coraggio, nella loro forza, nella loro capacità di rialzare la testa e di fare da scudo ai bambini strappati all'infanzia da un'assurda pioggia di bombe.

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