Salernitana, i numeri dopo la 26esima giornata

Redazione

Sabato a Torino la Salernitana ha conquistato la sua prima vittoria esterna stagionale, la quarta complessiva, la seconda nella sua storia in casa dei piemontesi dopo quella firmata Bogdani nel 2003/4. Col successo dell’Olimpico il bilancio in trasferta della squadra di Grassadonia è migliorato, anche se non di molto: lontano dall’Arechi i granata hanno collezionato 7 punti (Triestina e Mantova ne hanno conquistati 8) frutto di una vittoria, 4 pareggi e 9 sconfitte (lo stesso bilancio dell’Empoli) con 10 gol fatti e 24 subiti. Con un rendimento più continuo, soprattutto in casa, la squadra di Lombardi potrebbe provare a risollevarsi: il problema è che, finora, solo in due circostanze la squadra ha fatto registrare strisce positive (2 pareggi con cari; 1 vittoria e 2 pareggi con Grassadonia e Cerone). La Salernitana resta ultima con 18 punti e con una serie di primati negativi (secondo peggior attacco, peggior difesa, peggior differenza reti, meno vittorie, più sconfitte), ma ha finalmente trovato un attaccante in grado di vedere la porta: Dionisi, con la doppietta rifilata al Torino (la seconda dopo quella all’esordio con l’Ancona) è diventato il capocannoniere granata con 5 gol messi a segno in altrettante gare. L’attaccante del Livorno, in campo per 307 minuti, ha segnato una rete ogni 61 minuti giocati. Di contro, sabato la Salernitana si ritroverà un Piacenza che con Ficcadenti ha cambiato marcia: mentre i granata con Grassadonia subentrato il 7 novembre in panchina a Cari stanno viaggiando alla media di 1,1 punti per gara (16 in 14 partite), il Piacenza dal 15 novembre, quando l’ex del Verona ha sostituito Castori, sta viaggiando alla media di 1,6 punti per gara (21 in 13 partite). Nel periodo considerato, meglio del team del diesse Imborgia hanno fatto solo Grosseto (25), Brescia e Sassuolo (24). Altro dato da considerare, il Piacenza, che può essere considerato una diretta concorrente per la salvezza, con Ficcadenti si è aggiudicato tutti gli scontri diretti con Ascoli, Albinoleffe, Triestina, Gallipoli e Padova (Castori aveva perso con Mantova, Reggina e Crotone).

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