Il Milan sbaglia, il Bologna no. A San Siro finisce 2-2

Michele Masturzo

Profumo d’Europa a San Siro per la sfida ad alta quota tra Milan e Bologna. Dopo il tentativo innocuo dal limite dell’area di Zirkzee, il Meazza al 16esimo minuto si ferma e accende i riflettori sulla questione razzismo per testimoniare vicinanza a Maignan per lo spiacevole episodio di Udine. Leao si illumina e chiama all’intervento Skorupski con un violento diagonale mancino. Ma è il Bologna a passare in vantaggio, mischia nell’area rossonera, la difesa di Pioli si salva due volte, poi la sfera arriva a Zirkzee che da posizione defilata trova il modo di battere Maignan. Questo contatto tra Ferguson e Kjaer viene punito con il calcio di rigore tra le proteste dei rossoblu, paga per tutti Thiago Motta che viene espulso. Dal dischetto si presenta Giroud, il suo rasoterra viene addirittura bloccato da Skorupski che consente agli ospiti di rimanere in vantaggio. La gioia dei felsinei dura poco perchè il Milan trova il pareggio prima dell’intervallo con Loftus-Cheek bravo a deviare in rete il suggerimento di Calabria proveniente dalla destra. 1-1 dopo i primi 45 minuti di gioco.
La gara si conferma divertente anche ad inizio ripresa. Zirkzee manda a vuoto Kjaer e poi calcia alto. Il Milan invece colpisce l’incrocio dei pali con il destro di Reijnders. Il team di Pioli si vede assegnare un altro calcio di rigore per la manata di Beukema a Leao. Dal dischetto questa volta si presenta Theo Hernandez ma la sua conclusione si stampa sul palo, l’azione prosegue e sulla ribattuta lo stesso mancino dei rossoneri segna ma l’arbitro non convalida. I padroni di casa si portano in vantaggio con un’azione simile a quella del primo gol: Leao manda nello spazio Calabria, cross al centro e Loftus-Cheek firma la sua doppietta personale piegando le mani di Skorupski di testa. Il Bologna non si arrende. In piano recupero tiro-cross di Orsolini, trattenuta sospetta di Florenzi ai danni di Kristiansen, il Var richiama l’attenzione del direttore di gara che assegna il terzo pentalty dell’incontro. Dagli undici metri Orsolini trasforma e fissa il punteggio sul 2-2 con cui si chiude il match.

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