Derby appeso all’ultimo esito dei tamponi

Salernitana, con otto positivi si gioca a Napoli

Ribery: "spero di poter tornare presto in campo"
Alessandro Ferro

Ci sono le regole e queste vanno sempre rispettate. Poi c'è il buon senso che dovrebbe spingere a riflessioni e decisioni precise nel rispetto della salute e della regolarità del campionato. Perché giocare partite con squadre decimate dal Covid non ha senso. Discorso che riguarda la Salernitana ma anche altre squadre colpite dai contagi. E così, in base al nuovo protocollo, l'ennesimo in pochi giorni dopo quello stilato in gran fretta alla Befana, pur avendo 8 calciatori positivi ed altri a corto di condizione dopo il Covid, la Salernitana domani dovrà giocare a Napoli.

Sarà l'ennesima partita-farsa, condizionata da assenze e giocatori fuori forma. Già sabato scorso contro la Lazio i granata, con appena 12 elementi di prima squadra a disposizione, hanno dovuto disputare un match assurdo che, con il nuovo protocollo, non si sarebbe giocato. La soglia del 35% su una rosa di 25 calciatori prevede che con 9 elementi positivi la squadra non scende in campo.

La Salernitana è al limite e poi ha giocatori fuori forma. Come Ribery. "Negli scorsi giorni e nelle scorse settimane purtroppo ho avuto degli impedimenti dovuti al Covid ed è stato molto difficile ma ora sto sempre meglio. Da questa settimana mi alleno di nuovo da solo e spero di poter tornare presto in campo". Così FR7 sui social. Gli interessi economici spingono il pallone a rotolare ancora ma è evidente a tutti che la serie A sta facendo una forzatura. Tra squadre azzoppate e poco pubblico sugli spalti il calcio va avanti nonostante tutto. In attesa di eventuali nuovi protocolli e di altre partite che rischiano di essere condizionate ancora prima di iniziare.

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