Dietrofront del difensore della Fiorentina per presunte pressioni social

Caso Ranieri, un giorno di ordinaria follia

Si attendono chiarimenti da parte della società per evitare di fornire altrove una versione distorta di Salerno e della sua tifoseria
Francesca De Simone

Luca Ranieri batte in ritirata, a causa di "pressioni social", a detta del suo agente: in poche ore la notizia fa il giro del web e, come insegna il divertente giochino del "telefono senza fili", a livello nazionale emerge che il giocatore a Salerno è stato minacciato, rinunciando, di conseguenza, all'accordo con il club granata. Insomma, ieri si è consumato "un giorno di ordinaria follia" in casa della Salernitana, in cui tutto è scivolato in secondo piano, dopo il comunicato della Football Trade, che cura gli interessi del calciatore.

La nota, da rivedere sicuramente sotto il profilo grammaticale e da scovare nelle stories del profilo Instagram dell'agenzia, individua nelle pressioni ricevute dal giocatore le cause del suo dietrofront. Si parla, nel comunicato, di "messaggi sul telefono del ragazzo", attraverso i quali sarebbe stato "sconsigliato" a Ranieri di accettare il trasferimento. "Abbiamo tempestivamente relazionato al direttore Fabiani" – si legge ancora nella nota. Oltre che a "relazionare" al direttore sportivo del club granata, immaginiamo che di fronte a cotante minacce siano state messe al corrente anche le autorità competenti.

Sta di fatto che, nell'arco di poche ore, è stato gettato fango, e non è la prima volta che accade, sulla tifoseria e la città di Salerno. A livello nazionale, attraverso il tam – tam mediatico, alla fine, è emerso che il giocatore è stato talmente terrorizzato dalle minacce ricevute, da rinunciare ad un accordo già firmato. In molti a Salerno si sono indignati per come è stata gestita tale situazione ed è per questo che la vicenda andrebbe chiarita in maniera ufficiale dalla società, fornendo dettagli cristallini. Altrimenti, attraverso comunicazioni sibilline e poco trasparenti, si rischia solo di gettare ombre su un'intera città. Salerno non è la Gomorra del tifo.

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