Consiglio Federale, approvate le licenze nazionali

Alessandro Ferro

Un rafforzamento del sistema di controlli e un graduale incremento dei valori degli indicatori di controllo. È quanto previsto dal nuovo impianto normativo che ha come obiettivo il risanamento economico-finanziario del calcio professionistico italiano. Il Consiglio Federale ha approvato il nuovo sistema delle licenze nazionali per l’ammissione ai campionati professionistici 2023/24, nonché la revisione del Titolo VI delle NOIF e le modifiche normative conseguenti. Approvato all’unanimità il nuovo impianto, nato con un obiettivo chiaro: razionalizzare e armonizzare la normativa federale in materia di controlli sulle società di calcio professionistiche, in linea con le norme UEFA, rafforzando il sistema di accertamenti infrannuali per accompagnare i club in un graduale percorso di risanamento del calcio italiano sotto il profilo economico-finanziario.
Per la stagione sportiva 2023/24 il valore dell’indice di liquidità per il mercato è fissato a 0,6 per la Serie A e 0,7 per la B e la C, mentre per le sessioni delle campagne trasferimenti del 2024/25 la misura minima dell’indicatore di liquidità a 0,7 per tutte le Leghe e l’anno dopo a 0,8. Per quanto riguarda invece gli indicatori correttivi (che hanno una percentuale peggiorativa del 15% il primo anno, del 20% il secondo e del 25% il terzo anno), il livello soglia di quello dell’Indebitamento è fissato a 1,2, mentre è stabilito a 0,8 per quello del Costo del Lavoro Allargato, che si abbasserà a 0,7, in linea con la disposizione Uefa, dalla stagione 2025/26. Insieme al Manuale delle Licenze Nazionali è stato, inoltre, deliberato un aggiornato sistema di garanzie integrative per i Club di Serie B e di Serie C.

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