Indagini della Dda

Narcos al Porto, in una settimana trovati 200 chili di cocaina

Lo scalo salernitano scelto dalle organizzazioni criminali per l'arrivo dei carichi di droga
Simona Cataldo

Oltre duecento chili di cocaina sequestrati in meno di una settimana per un giro d'affari stimato in 82 milioni di euro.

Cifre importanti che testimoniano quanto il porto di Salerno sia diventato quello “sicuro” per le grandi organizzazioni criminali perché facilmente transitabile.

Il sequestro di mercoledì pomeriggio di oltre 60 chili di cocaina nascosti nel vano motore di un container che trasportava banane, segue quello del 30 marzo scorso, quando, sempre carabinieri e finanzieri, dopo aver passato al setaccio oltre 400 container, trovarono 157 chili di cocaina. Nella giornata di mercoledì, invece, i container ispezionati sono stati una cinquantina, non arrivati sulla nave controllata cinque giorni fa ma si presume che la rotta dei due carichi sia la stessa.

La Direzione Distrettuale Antimafia da tempo è a lavoro per identificare i clan che gestiscono questi traffici di droga e il suo smistamento nel mercato clandestino.

Lo scorso settembre, proprio grazie ad una indagine della Dda, in manette sono finite 18 persone, ritenute parte di una organizzazione si occupava del recupero di carichi di droga che, partiti dal sud America, arrivavano nello scalo salernitano grazie anche a ditte di spedizione e di destinazione compiacenti. Chi doveva recuperare i borsoni carichi di droga, fu scoperto durante le indagini, riusciva ad entrare nel porto senza autorizzazione.

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